TEATRO: Attività teatrale del Centro Diurno di Monte Sant'Angelo - Insieme per vincere il disagio Psichico
Raccontarsi con il teatro
a cura di Donata dei Nobili
Gli ospiti ed i volontari della Comunità psichiatrica e del Centro Diurno dell’Associazione di Assistenza ed Accoglienza “Genoveffa De Troia”, nei locali delle clarisse di Monte Sant’Angelo, hanno rappresentato, il 19 giugno, "Metàbasis", antologia di testi e invenzione di messa in scena del prof. Michele Campanile.
Metàbasis è una parola greca. Significa passaggio, ma senza salita o riscatto.
Due poli, la vita e la morte, lungo i quali si distende la quotidianità e nella quale avviene la reale messa in scena di ognuno di noi.
Così, inizia lo spettacolo.
“Un continuo via vai di emozioni, di passaggi individuali a-logici modulari – sostiene Michele Campanile – attraverso i quali, appunto, passiamo, traghettiamo, come se fossimo agiti dalla grande poesia che ci circonda, sia essa storica, sociale o individuale”.
Metàbasis
Una pubblicazione-catalogo per conoscere il disagio psichico
Lotta allo stigma ed ad ogni forma di esclusione.
Il teatro, quindi, come visa, vero +39 0884 565353.
"La Commedia Divina" è il contributo teatrale del Centro Diurno di Monte Sant'Angelo
di Cinzia Oriana Castriotta
Il gruppo teatrale “Ridere insieme” del Centro Diurno di Monte Sant'Angelo (FG) ha rappresentato “La Commedia Divina”. Con lo spettacolo teatrale sono stati messi in scena alcuni canti dell’Inferno dantesco. Coinvolgenti ed apprezzete sono state le scene di Paolo e Francesca, di Beatrice e Dante e quelle delle anime prave e del conte Ugolino.
Il "Dantedì", una giornata tutta per Dante Alighieri per celebrare il sommo poeta, che nei suoi versi ha dato un'identità all'Italia parecchi secoli prima che questa diventasse uno Stato unitario.
La sua opera parla, ancora oggi, di luoghi mistici e quanto mai reali, delle bellezze e dell'umanità in tutte le sue sfaccettature, con un messaggio più che mai contemporaneo ed attuale. Il "Dantedì 2021" va celebrato in modo speciale, proprio nell'anno del settecentesimo anniversario della sua morte.
25 marzo Giornata Nazionale di Dante Alighieri
Ecco perché, in tutta Italia, e in particolar modo a Firenze, Ravenna e Verona, tre città chiave nella storia di Dante, sono centinaia gli eventi, piccoli e grandi, che rendono omaggio al Poeta e alla sua "Commedia". Il Dantedì si festeggia il 25 Marzo di ogni anno.
La giornata Nazionale, dedicata a Dante Alighieri, è stata istituita nel 2020 dal consiglio dei Ministri su
proposta del ministro Dario Franceschini.
Gli studiosi hanno identificato, in questi dati, l'inizio del viaggio nell'aldilà della "Divina Commedia".
Il gruppo teatrale “Ridere insieme” ha messo in scena una piacevolissima rappresentazione, dedicata a Dante, intitolata “La Commedia Divina”, scritta dalla professoressa e sociologa Donata dei Nobili e curata dal maestro teatrale e sociologo Michele Notarangelo.
Lo spettacolo è stato coinvolgente. Sono stati rielaborati alcuni canti dell'Inferno dantesco di Paolo e Francesca, Beatrice e Dante, delle anime prave e del conte Ugolino. Uno spettacolo emozionante. Gli ospiti del Centro Diurno hanno interpretato i diversi ruoli, tra cui Caronte, Francesca e il conte Ugolino. "Il mio primo approccio con Dante - riferisce l'interprete del conte Ugolino -, risale a quando ero studentessa. Ho frequentato l'istituto magistrale a Manfredonia. Durante i miei studi ho imparato a parafrasare i versetti dell'"Inferno", "Purgatorio" e "Paradiso". Parafrasare: tradurre in prosa i vari versetti. Questo studio era un compito quotidiano mio e dei compagni di classe. Ripensare ai canti del grande Poeta è stata un'emozione enorme. Fare il commento a tutti i suoi versi e discuterne con il "gruppo teatrale" è stata una incredibile esperienza".
Dante davanti al Duomo di Firenze
La conoscenza approfondita del Poeta, avvenuta durante le prove, ha aiutato tutti i partecipanti a immedesimarsi nei diversi ruoli. Durante la rappresentazione teatrale, interpretare i personaggi davanti al pubblico, è stato molto emozionante. Gli attori hanno dichiarato che "aver vissuto l'esperienza teatrale è stato un grande momento di arricchimento, superiore alla ricchezza nozionistica scolastica.
La conoscenza del Poeta, avvenuta a scuola, mi ha aiutato a interpretare i personaggi di Francesca e del conte Ugolino in maniera più consapevole durante la rappresentazione teatrale". Nel corso della preparazione del lavoro teatrale, abbiamo commentato, con i ragazzi della scuola media "G. Tancredi - V. Amicarelli", quasi tutti i versi.
E' stato un incredibile incontro. La conoscenza approfondita del Poeta, avvenuta con gli allievi della Scuola, ha aiutato tutti a immedesimarsi nei personaggi. A fine spettacolo, restano i ricordi e l'emozione di aver vissuto un'esperienza teatrale indimenticabile.
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