La proposta di Donald Trump di portare a termine la pulizia etnica nella Striscia di Gaza, deportando la popolazione autoctona in Egitto e in Giordania, obbedisce all’obiettivo statunitense di acquisire una posizione di forza nel Mediterraneo orientale, in prossimità di importanti bacini gassiferi e del Canale di Suez, al fine di controllare direttamente i flussi energetici verso l’Europa. Si tratta, infatti, di realizzare una ricomposizione geopolitica e geoeconomica del Vicino Oriente, escludendone le nuove vie della seta cinesi a vantaggio dell’IMEC (India, Middle East, Europe, Economic Corridor), di cui il porto israeliano di Haifa costituisce il terminale sul Mediterraneo.
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