A Monteoscuro il malessere esistenziale era silenzioso e opprimente, anche se gridava in modo sommesso tra le pareti scrostate delle strette case, chiuse agli sguardi e al cuore della sua gente. Una comunità immobile, intrappolata in una malinconica indifferenza, prossima a diventare una società, ma ancora lontana dal riconoscere l’umanità che brulicava nelle sue vene stanche. I
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