"Una Rosa Incantata" - Le Poesie di Alda Merini
Quando ci accingiamo a rappresentare un qualcosa, e lo facciamo con gli Operatori e Ospiti del Centro Diurno "Gheel", la nostra mente ci porta ivariabilmente a una considerazione di carattere tecnico e umano: quanto siamo cresciuti?
Porsi la domanda è lecito.
Crescere nella comunicazione acquisendo conoscenza vuol dire partecipazione e integrazione; per una cultura senza barriere che permette l'integrazione e l'accettazione del PROPRIO IO.
"Una Rosa Incantata" ci fa vedere la forza dell'animo, essenza dell'uomo pensante, nelle avversità.
Quando da ragazzo pensavo alla poesia, pensavo a torto, che fosse riservata a persone dalla personalità chiusa: genialità chiusa in se stessa.
La poesia di Alda Merini mostra proprio il contrario.
Una produzione poetica piena della sofferenza della reclusione manicomiale dalla quale ne esce vittoriosa.
Le amicizie, prima epistolari, e personali dopo, con persone essenziali alla sua crescita, saranno la chiave per aprirsi al mondo: la geniale capacità personale di fondere arte e vita nelle sue poesie che continuiamo ad amare e ascoltare.
S.Tognoni
Alda Merini ci ha lasciato il 1 novembre 2009
PAGINE CORRELATE
L'assistenza psichiatrica in Italia: la normativa e la diffusione dei servizi sul territorio.
Migranti accoglienza e integrazione
APPROFONDIMENTI
Vissuti dal senso non comune.
Esperienze e vissuti degli ospiti in ComunitàIl nostro lavoro per mantenere vivi i diritti acquisiti
Le associazioni dei familiari dei sofferenti psichici difendono i servizi psichiatrici territoriali.
Pubblicazioni
Diritto di crescere il disagio.
Rapporto 1996 sulla condizione dei minori in Italia
Presidenza del Consiglio dei Ministri - 1996